La Libertà – Monologo 1

Monologo di Bocaletto Luca

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Sapete cos’è la libertà, oggi? È quel cartello appeso ovunque: “Scegli tu!” Scegli tu la marca del dentifricio, scegli tu il tipo di pranzo da asporto, scegli tu come organizzarti la giornata— e poi ti ritrovi con l’agenda piena, il portafoglio vuoto e per sicurezza anche con l’app che ti ricorda di respirare. Ti vendono la libertà come fosse un abbonamento: mensile, annuale, con rinnovo automatico. Ma alla fine hai davvero scelto? O sei solo uno spettatore che applaude il proprio carrello online? Mi dicono: “Sei libero di cambiare vita!” e io cambio profilo, faccia e lista d’amici. Mi parlano di pensiero critico, ma la mia home è piena di pubblicità. Posso urlare la mia opinione, finché non supera i 280 caratteri, e poi? Il filtro la trasforma in meme, ahimè. Libertà di convenienza, te la prendi a rate, con sconto fedeltà e pubblicità collaterale. Hai mille scelte, roba da giramento di testa, ma alla fine scegli sempre ciò che ti costa meno e che ti convince in fretta. È satira, dite? No, è specchio. E voi guardate? O scrollate via come fosse un video di gattini? Ho la libertà di votare ogni quattro anni, ma il partito mi manda SMS ogni settimana. Posso scegliere il medico o la banca, ma entrambi mi ricordano i loro orari d’apertura. Ho il diritto di parola garantito, ma per me c’è già il podcast sponsorato. Vogliono che mi esprima, purché resti nel loro format. Libertà di convenienza, te la vestono su misura, con taglie uniche e clausole in polizza. Tu pensi di guidare, ma la strada è tracciata, e il GPS ti ringrazia per la pubblicità gratuita. Eppure la libertà vera non si compra, non si marca, non ha codice a barre. È quell’attimo in cui scegli di non scegliere, di spegnere lo schermo, di guardare l’alba senza filtro. Ma chi ve la vende non vuole che la troviate lì: troppa concorrenza, signori, meglio un bel pacchetto da tre in omaggio. Ci hanno dato un mondo di finestre, ma non ci hanno insegnato come aprirle. Abbiamo libertà tecniche e protocolli, ma dimentichiamo il suono del vento. Siamo liberi di volare, ma abbiamo paura dell’altezza. Siamo liberi di sognare, ma dobbiamo prenotare lo spazio tempestivamente. Libertà di convenienza, vi siedete comode sulle nostre spalle, ma la vera libertà è quella che non conta i click, non chiede like, non ha sponsor. È un piccolo segreto che ci scambiamo ogni mattina, quando apriamo gli occhi e decidiamo di non aprire un’app.