Green Pass a staffetta… tre parole che cambiano più del meteo estivo,
ogni DPCM un colpo di scena, ogni app una roulette russa.
“Da domani serve per entrare al bar!”, proclamano i decreti.
Il giorno dopo: “Non serve più per il bar, serve per il parrucchiere!”
E intanto tu scarichi versioni dell’app: 1.0, 1.1, 2.0…
ogni update ti chiede l’impronta, l’iris e – perché no – il cloud della tua anima.
Autocertificazione?
Scala di un metro, mascherina FFP2, tampone gratis in orari improbabili,
riempi il PDF, lo firmi, lo scannerizzi, lo invii…
ma il server risponde con “Errore 404: Speranza non trovata”.
Così torni a casa, aperi il frigorifero,
e l’unica certificazione valida è quella della mozzarella.
E le certificazioni verdi?
Quelle per la palestra, per il concerto, per il treno regionale…
ce n’è una per ogni occasione,
un campionato di QR code in cui vinci solo tu…
quando riesci ad aprire la fotocamera dello smartphone.
I ristoratori gridano: “Ci avete dato un mese per adeguarci!”
Poi cambiano le regole, e tu riprogetti i tavoli come un Tetris in affanno.
Il governo sciorina slide sulla ripartenza,
e intanto il secondo avventore ti chiede il pass,
il terzo la prenotazione online, il quarto la giustificazione in triplice copia.
E i controlli?
La Guardia di Finanza? Le forze dell’ordine?
Ognuno legge il proprio DPCM – quello dell’altro non vale.
Così il cliente con lasciapassare ritardato entra,
quello “bocciato” al gate rimane in fila…
un flashmob di disperazione sotto i portici.
La politica securitaria?
Parla di salute, ma aziona i freni a mano:
“Riapriremo presto” e intanto proroghiamo,
“Non spostatevi” e poi lanciamo bonus spostamento.
Il risultato? Un’Italia che gira a vuoto,
incastrata tra una norma e l’altra,
in attesa di un pass che apra davvero una speranza.
E alla fine, che resta?
Un QR code ingiallito nel wallet,
una tessera di legno vuota,
e un sorriso stanco dietro la mascherina.
Allora, spettatori dell’emergenza, fate silenzio:
non applaudite.
Pretendete chiarezza, coerenza, cronoprogrammi veri,
non ping pong di regole.
Green Pass a staffetta…
domani svegliateci
quando la burocrazia sarà sconfitta e l’Italia potrà correre davvero.