Il “Decreto Sicurezza”… tre parole da applauso, una legge da copione:
chi occupa una casa rischia fino a sette anni,
chi blocca una strada o un binario fino a due anni di carcere—
anti-Gandhi per definizione, perché chi protesta diventa automaticamente un fuorilegge.
Hanno battezzato “sicurezza” il proibire le assemblee sulle ferrovia,
hanno confezionato in 39 articoli reati nuovi e 9 aggravanti,
hanno trasformato un sit-in in un reato contro la circolazione,
e ora ti scordi di marciare col megafono—
meglio un post su Instagram che un corteo di persone reali.
Case occupate?
Arriva la polizia, ordina lo sgombero senza giudice.
Una casa vuota, una famiglia in strada,
un decreto dice “tolleranza zero” mentre il mercato immobiliare ride.
Cortili e piazze diventano zone rosse:
un telo steso, un cartello al collo,
e ti ritrovi con la manette virtuali di un verbale da mille euro.
Perfino chi resta fermo viene considerato “ostacolatore”
perché basta un centimetro di catena umana
a far partire il reato.
E la “lotta alla burocrazia”?
Invece di snellire, moltiplichiamo sguardi elettronici:
bodycam in dotazione alle forze dell’ordine,
telecamere che riprendono ogni volto,
droni che spiano i cortei dall’alto dei ministeri.
Il ministro twitta “proteggiamo i cittadini”,
poi firma la norma che impone lo stato d’emergenza
su strade, binari, piazze e persino pensiline.
Lo Stato sorvegliato speciale, noi sorvegliati in ogni passo.
E l’opposizione?
Gridano “incostituzionale!”
ma nessuno ha tempo di fermarsi.
Si corre alla prossima inchiesta,
mentre il divieto di manifestare
diventa la medaglia da appuntare sulla giacca del potere.
Né slogan né striscioni bastano più:
serve un urlo in grado di bucare il silenzio di Stato,
una risata così forte da piegare le sbarre del divieto,
un fischio capace di cancellare il reato di dissenso.
Perché la vera sicurezza di un popolo non si misura con i blocchi,
ma con la libertà di alzare la voce.
E finché il Decreto Sicurezza resterà in vigore,
ogni passo verso la democrazia sarà un passo proibito.
Buonanotte, Libertà di Protesta…
domani svegliati senza divieti.