COVID: il colossale tradimento globale, dall’EcoHealthAlliance ai booster a ripetizione
Monologo satirico di Luca Bocaletto
Immaginate un virus che forse non doveva mai uscire da un laboratorio di Wuhan, finanziato fino al 2020 dal NIAID di Anthony Fauci tramite l’EcoHealthAlliance, con quei fondi USA destinati ai cosiddetti esperimenti di “gain of function” che avrebbero potuto rendere i coronavirus più trasmissibili agli esseri umani. Quelle ricerche furono interrotte solo quando risultò chiaro che mancavano adeguate garanzie di biosicurezza, ma intanto il sospetto del “lab leak” crebbe senza che alcuna indagine indipendente, autonoma dall’OMS e da Pechino, abbia mai potuto avere accesso ai campioni vitali, ai registri di laboratorio e alle comunicazioni interne. Wuhan restò serrata, i medici vennero incarcerati, i dati iniziali sul contagio triturati e occultati.
Poi arrivarono le mascherine: in Italia quattro miliardi di pezzi importati spesso con marchi CE falsi o prove di conformità incomplete, generando un danno erariale accertato dalla Corte dei Conti di decine di milioni di euro e inchieste per mascherine non filtranti vendute come salva-vita. Ogni regione e ministero firmò contratti “a scatola chiusa”, imponendo alla popolazione DPI obbligatori anche all’aperto, con sanzioni fino a 400 € per chi li indossava male o rifiutava di esibire il Green Pass. Poi, tra condoni e cancellazioni di multe, si scoprì che molti verbali non furono mai incassati davvero, creando l’effetto grottesco di multare per poi auto-assolversi.
Ecco i vaccini: da Comirnaty di Pfizer a Spikevax di Moderna — sviluppati in meno di un anno grazie a procedure d’emergenza e rolling review — ci hanno convinti che servissero quattro dosi, poi cinque, fino ai bivalenti “Omicron” e alle nuove formulazioni quadrivalenti. Tutti booster con efficacia limitata alle varianti clonate al momento della progettazione e studi clinici su pochi mesi, mentre i report di farmacovigilanza elencano:
- Reazioni comuni (dolore, febbre, mal di testa) nel 50–90% dei vaccinati,
- miocarditi e pericarditi soprattutto nei giovani uomini,
- trombosi rare ma letali,
- decine di migliaia di segnalazioni di danni neurologici, emorragici o autoimmuni,
- centinaia di morti sospette correlate, spesso archiviati come “cause naturali” senza autopsie specifiche.
Nel 2021 Pfizer realizzò profitti per 36,8 miliardi di dollari, Moderna 17,7 miliardi, mentre le richieste di liberare brevetti e know-how venivano respinte con l’argomento della “sicurezza” e del “controllo qualità”. I Paesi a basso reddito restarono a bocca asciutta, mentre Europa e Stati Uniti blindavano contratti pieni di penali a carico dei contribuenti, senza alcuna trasparenza su condizioni di fornitura, prezzo unitario e responsabilità per eventuali danni.
Governatori e ministri misero la cittadinanza davanti a un ricatto: senza dose aggiuntiva niente lavoro, scuola, studi, locali, palestre. In Italia insegnanti sospesi, sanitari senza stipendio, operai esclusi dal cantiere, studenti dalla classe. Il dissenso venne bollato come “no-vax” o “complottismo”, i media mainstream applicarono la censura preventiva, i social network oscurarono profili e articoli critici, riducendo la discussione scientifica a un monologo produttore–consumatore.
Questa non è stata solo un’emergenza sanitaria: è stato un gigantesco atto contro l’umanità, orchestrato da governi compiacenti, dalle agenzie regolatorie (FDA, EMA, AIFA) che hanno sacrificato la prudenza sull’altare dell’urgenza, da un’Organizzazione Mondiale della Sanità presa in ostaggio di poteri geopolitici, da industrie farmaceutiche e tessili dedite a un arricchimento istantaneo.
Chiediamo ora commissioni d’inchiesta internazionali con poteri di citazione, sequestro documentale e audizioni pubbliche, la declassificazione immediata di ogni contratto e studio clinico, l’obbligo di autopsie istantanee in caso di decesso sospetto da vaccino, pene esemplari per chi ha lucrato sulla paura e per chi ha approvato leggi liberticide. Solo con la luce totale della verità potremo restituire alla democrazia e alla scienza la loro immunità più preziosa: la fiducia.