Chiamarli “complottisti” suona come un insulto a chi crede nella verità e nei documenti, non nelle promesse di facciata.
Perché mentre il potere racconta la sua versione ufficiale, qualcuno sceglie di scavare negli archivi, di cercare i memo segreti, di decriptare i protocolli cancellati. E scopre che non tutte le cospirazioni sono fantasia: eccone alcune, tutte clamorosamente confermate.
• Watergate (1972–1974)
L’irruzione nella sede del Comitato Nazionale Democratico non fu un atto isolato, ma il tassello di un disegno di sorveglianza politica e insabbiamento ordito dalla Casa Bianca. Fu il coraggio di giornalisti e un paio di “complottisti” armati di pubblici documenti a costringere Nixon alle dimissioni.
• MKUltra (anni ’50–’60)
La CIA sperimentò LSD, ipnosi e droghe psicoattive sui cittadini americani inconsapevoli, spingendoli al delirio e alla perdita di identità. Solo decenni dopo, le udienze al Congresso misero in luce i rapporti interni, le note di spesa e i certificati di morte insabbiati.
• Operation Northwoods (1962)
Nei file desecretati si trova un memorandum in cui il Dipartimento della Difesa USA proponeva di inscenare attentati in territorio americano—dirottamenti, esplosioni, stragi—per avere un pretesto di guerra contro Cuba. Il piano fu rifiutato, ma dimostra fino a che punto si può spingere un governo.
• Tuskegee Syphilis Study (1932–1972)
Per quarant’anni, seicento uomini afroamericani furono ingannati sull’effettiva natura di un “trattamento gratuito”, lasciati morire di sifilide per studiarne l’evoluzione naturale. Il Pentagono e i Centri per il Controllo delle Malattie mentirono ai familiari, bruciando vite in nome della scienza.
• J. Marion Sims e la ginecologia senza anestesia (1846–1849)
È il “padre della ginecologia moderna” che operò ripetutamente—fino a trenta volte—donne schiave come Anarcha, Lucy e Betsy, senza alcun consenso informato né analgesia. Quel che oggi chiamiamo progresso nasce anche dal dolore e dalla menzogna.
• Iran-Contra (1985–1987)
Mentre il Congresso vietava aiuti ai ribelli nicaraguensi, alti funzionari USA segretamente vendettero missili all’Iran e dirottarono i proventi alle Contras. Gli archivi declassificati svelano i telegrammi, i conti offshore e le complicità nel silenzio internazionale.
• Operation Gladio (anni ’50–’90)
In molte capitali europee NATO e servizi segreti misero in piedi reti clandestine di “stay-behind”, addestrarono milizie e avrebbero persino pianificato attentati per evitare forti comunisti al governo. Le bombe di piazza furono prodotte in laboratori occulti e, a volte, usate come arma di manipolazione.
• COINTELPRO (1956–1971)
L’FBI di J. Edgar Hoover infiltrò e destabilizzò movimenti civili, gruppi per i diritti afroamericani e persino organizzazioni studentesche. Sacche di disinformazione, dossier falsi e spese sottratte al bilancio pubblico per finanziare operazioni di delegittimazione.
• Operation Mockingbird (anni ’50–’70)
La CIA reclutò giornalisti, finanziò testate estere, pilotò editoriali e diffuse propaganda occulta in tutto l’Occidente. Il “quarto potere” fu messo al servizio della guerra fredda, con fondi segreti e penne compromesse.
• Overthrow di governi (1953–1954)
I dossier di Operation Ajax e PBSUCCESS mostrano come USA e Regno Unito abbiano orchestrato colpi di Stato in Iran e Guatemala, deposto primi ministri eletti, spinto dittatori e seminato decenni di instabilità regionale.
• Sorveglianza di massa (anni 2000–oggi)
Snowden ha portato allo scoperto PRISM e XKeyscore: la NSA raccoglie milioni di intercettazioni telefoniche e metadati, intercetta email e chat, costruisce profili su ogni cittadino. Il Grande Fratello è realtà, non incubo letterario.
ITALIA:
• Scandalo Tangentopoli / Mani Pulite (1992–1994)
Inchiesta giudiziaria che svelò un sistema diffuso di mazzette e corruzione tra partiti, imprese e dirigenti pubblici, portando alla caduta della “Prima Repubblica” e al collasso di decine di grandi gruppi industriali.
• Crollo Parmalat (2003)
Frode da oltre 14 miliardi € scoperta nel bilancio del colosso lattiero-caseario di Calisto Tanzi: bilanci gonfiati, conti offshore e soci contabili complici per nascondere perdite gigantesche.
• Monte dei Paschi di Siena (2013–in corso)
Perdite nascoste in derivati, ricapitalizzazioni da Stato e fondi pubblici, intercettazioni e dossieraggi interni: la banca più antica del mondo è finita sotto tutela europea e sotto processo per bancarotta e gestione spregiudicata.
• Scandalo Banca Etruria & Popolari (2015)
Salvataggi a carico dei risparmiatori, comunicazioni fuorvianti sui rischi degli “strumenti” emessi, commissariamento da Banca d’Italia e contenziosi giudiziari per danni patrimoniali.
• Privacy breach Intesa Sanpaolo (2024)
Un dipendente della filiale di Bitonto ha compiuto oltre 7.000 accessi illeciti ai conti correnti di politici di primo piano e di imprenditori e militari.
• Lodge P2 / Propaganda Due (1970–1981)
Loggia massonica segreta guidata da Licio Gelli che tessé rapporti con esponenti di Stato, mafiosi, imprenditori e servizi deviati, mirando a orientare nomine politiche e manovre economiche.
• Enimont & Tangenti Enimont (1992)
Maxi-inchiesta su tangenti miliardarie fra Eni e Montedison: politici e manager in manette per aver spartito fondi neri e fondato un “cartello” collusivo a danno dello Stato.
• Calciopoli (2006)
Manuali di designazione arbitrale, telefonate intercettate tra dirigenti e fischietti, arresti domiciliari per MdP e Juventus: uno scandalo che ribaltò lo scudetto e rifondò la giustizia sportiva.
• Operation Gladio in Italia (anni ’50–’90)
Rete clandestina anti-comunista controllata da servizi segreti nazionali e NATO, sospettata di legami con alcuni attentati “strategici” per generare panico e giustificare misure di emergenza.
• Scandali della Ligresti & Castelbarco (anni ’90–’00)
Frodi immobiliari, false valorizzazioni patrimoniali e collusioni con le banche che causarono perdite miliardarie e commissariamenti di fondi pensione.
• Spiaggiamento Fincantieri/Ilva (2012–in poi)
Collusioni tra imprenditori, politici e sindaci per appalti inquinanti, inadempienze ambientali e conflitti d’interesse nella gestione degli stabilimenti di Taranto.
Ognuno di questi casi ha rivelato connessioni opache fra istituzioni, imprese e criminalità organizzata, provocando sfiducia e danni economici enormi.
Senza i “complottisti” – quei dissidenti impopolari che non accettano le rassicurazioni ufficiali – saremmo ancora convinti che nessuno tradisce, nessuno mente e nessuno sperimenta nella penombra. Invece la storia insegna: il dubbio accompagnato dai fatti non è paranoia, è l’anticorpo più potente contro le menzogne di Stato. E a chi osa dubitare, diciamo grazie.